Storytelling, scrittura e comunicazione: le 6 professioni più in voga del momento
Gli oratori e i narratori sono stati protagonisti della vita pubblica sin dall'antica Grecia e oggi, grazie all'online e al digitale, sono diventati imprescindibili per qualsiasi società che voglia seguire una strategia di comunicazione. Ecco i professionisti più richiesti
Lo storytelling ha radici lontane, un presente sempre più florido e un futuro che si prospetta promettente per tutti coloro che vogliono fare della narrazione e della comunicazione una professione.
Per gli antichi greci, d’altronde, il parlar bene era una componente fondamentale della retorica, definita da Aristotele come “la facoltà di scoprire il possibile mezzo di persuasione riguardo a ciascun soggetto”. Un’arte che nell’oratoria, l’esercizio attivo delle tecniche del discorso, trovava la sua rappresentazione pratica. Chiunque doveva possedere quest’abilità, che oggi rientra di diritto nel novero delle hard e delle soft skills, per assicurarsi di avere successo tanto nella vita pubblica quanto in quella privata. Partendo da Omero, che paragonava gli oratori ai grandi eroi che andavano in battaglia, e arrivando fino alle scuole di retorica della Seconda Sofistica, l’arte della parola e della narrazione è sempre stata considerata uno strumento di potere, di persuasione e di affermazione individuale e professionale.
Oggi dal concetto di retorica siamo passati a quello di storytelling, ma la filosofia rimane la stessa: “saper usare le parole è una competenza fondamentale per farsi capire ed essere efficaci nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni” spiega Feltrinelli Education presentando il corso “Comunicare con le parole: scrittura, oratoria e storytelling”. Una competenza diventata ancor più fondamentale nel corso degli ultimi mesi. A causa della pandemia di Covid-19 e dei conseguenti lockdown le strategie di comunicazione e di storytelling, da sole, sono state in grado di determinare la sopravvivenza o il fallimento di centinaia di migliaia di aziende. “Che tu abbia bisogno di conquistare un collega, un team, un dirigente, un reclutatore o un intero pubblico di conferenze, uno storytelling efficace è la chiave per farcela”, sottolinea l’Harvard Business Review. Privi del contatto diretto e addirittura della possibilità di uscire di casa milioni di persone hanno cominciato a vivere la loro vita online. Facendo acquisti, trovando nuovi passatempi, cercando nuovi modi di interagire con gli altri tramite il web. Un esempio? In base agli ultimi dati post pandemia, “in Italia, è aumentato del mille per cento l’uso di Messenger per videochiamate multiple, ed è cresciuto vertiginosamente anche l’utilizzo di Facebook, con un più 70%”, si legge nel blog Digital Communication. Su internet e sui social network si è dunque concentrato l’universo dello storytelling e della comunicazione, una tendenza che prosegue anche oggi e che sembra destinata a continuare anche per il futuro.
Il cambiamento, secondo gli esperti, è ormai irreversibile. Per questo diventa fondamentale puntare sulle competenze e sulle professioni in grado di dominare il trend, portando crescita e innovazione in un settore che nei prossimi anni diventerà sempre più importante nelle strategie di aziende e brand.
Ma quali sono le professioni al centro di questa rivoluzione comunicativa? Ve ne proponiamo sei.
- Storyteller: è una delle figure professionali più ricercate del momento. Il suo compito è quello di raccontare un prodotto, un servizio, spesso un’intera azienda facendone emergere l’identità, l’unicità e la storia. Lo storyteller utilizza le tecniche della narrazione per catturare l’attenzione del suo pubblico, suscitare un’emozione, creare empatia, solleticare i sensi di chi legge, ascolta o osserva. Lo scopo è quello di stimolare e far nascere un desiderio nel destinatario del messaggio, persuadendolo a compiere una specifica azione. Il mantra di tutti gli storyteller è “Content is the King”.
- Content manager: è il professionista che ha il compito di progettare i contenuti di un sito web, siano essi immagini, testi, video o audio. Ogni web agency e ogni società di medie e grandi dimensioni si affida a lui o a lei per gestire il proprio sito e improntare una strategia di content marketing che riesca ad acquisire utenti e clienti, fidelizzandoli e dunque mantenendoli nel tempo. Il tutto utilizzando la Seo, gli sturmenti del copywriting, le tecniche del social media marketing e chi più ne ha più ne metta. Per tutti questi motivi, il content manager deve non solo avere ampie competenze in materia di comunicazione, ma anche abilità tecniche elevate e una profonda conoscenza del web.
- Social media manager: saper comunicare sui social è diventato fondamentale per qualsiasi azienda. L’errore che molte società fanno è quello di non considerare le specificità della comunicazione social, ma anche le differenze comunicative che esistono tra una piattaforma e l’altra. Non è detto, infatti, che una strategia che vada bene su Facebook abbia successo anche su Instagram o LinkedIn. Ad occuparsi di tutte queste faccende è una figura professionale specifica, quella del social media manager. A lui o a lei spetta il compito di gestire le pagine aziendali, stabilire quali contenuti veicolare e i diversi modi di declinarli in base al social di riferimento, creare una community ampia, saper leggere i dati che ogni piattaforma fornisce, generare traffico in entrata sui siti web e trasformare gli utenti in clienti. Molte competenze che solo un esperto di social media è in grado di gestire. Il tutto con un imperativo: chi vuole crescere sul web deve curare in maniera perfetta la comunicazione sui social.
- Podcast producer: i podcast sono una delle tendenze più in voga del momento. Si tratta però di un trend relativamente giovane e, per questo, con un forte bisogno di professionisti in grado di padroneggiare tutti i meccanismi e le tecnologie necessarie per sviluppare una corretta comunicazione audio. Tra essi c’è il podcast producer, un professionista che ha il compito di progettare, realizzare e distribuire il podcast per conto di aziende, singoli clienti o brand, curando l’intero processo di creazione del contenuto, dalla scrittura al montaggio audio, e connettendo tra loro i vari lavoratori che si occupano del progetto (speaker, tecnici del suono e via dicendo). Tra le diverse competenze che il podcast producer deve sviluppare, fondamentali diventano la gestione dei tempi di realizzazione del progetto, la capacità di scrivere contenuti adatti all’audio, quella di ideare un podcast che valorizzi l’identità dell’azienda, del brand o del prodotto di cui si parla e, infine, possedere le conoscenze per distribuire i podcast sulle varie piattaforme d’ascolto, analizzando i dati che ne derivano.
- Visual designer: il suo compito principale è quello di veicolare un messaggio o un’informazione attraverso un’immagine utilizzando software o strumenti manuali. Si tratta di una figura creativa che, oltre a possedere abilità grafiche e di video editing, si occupa di impostare la strategia di comunicazione visiva di un brand o di un’azienda, curandola nei minimi dettagli, dalla scelta del font alla brand identity visiva. Per questo deve avere competenze di tipografia, fotografia, illustrazione, grafica editoriale e stampata, videomapping, web design, montaggio video, interaction e interface design. Lo scopo è quello di conferire al prodotto un’immagine unica e identificabile capace di attirare l’attenzione degli utenti e guidarli verso azioni che possano avere ripercussioni positive sull’azienda.
- Public speaker: abbiamo parlato di comunicazione scritta, audio e visiva. Il public speaker è invece la professione che più si avvicina agli oratori dell’antica Grecia. Ma se il loro territorio erano le grandi Agorà politiche, i moderni parlatori danno il loro meglio durante convegni, corsi, conferenze stampa, riunioni aziendali, dirette social e via dicendo. Un professione molto ricercata (e anche molto ben pagata), tenendo conto che al giorno d’oggi sono pochissime le persone in grado di parlare in pubblico in maniera efficace e persuasiva. Il loro compito è quello di comunicare un messaggio, conquistando e mantenendo l’attenzione degli uditori il più a lungo possibile. Per farlo utilizzano delle vere e proprie strategie che coinvolgono la modulazione della voce, la gestualità, il contatto visivo con l’uditore, la mimica facciale, l’organizzazione step by step del discorso. Nulla viene lasciato al caso. Dalle abilità del publiic speaker possono dipendere l’acquisizione di un nuovo cliente, la percezione di un prodotto, la fiducia che viene accordata a un’azienda.