Migliori linguaggi di programmazione per i Big Data
Quali sono i migliori linguaggi di programmazione per la gestione e l’analisi dei big data: scopri come elaborare dati con strumenti come Spark e Hadoop.
Stiamo vivendo nell’era dei dati. È difficile stimare la quantità di dati che al momento sono immagazzinati in giro per il mondo, ma la realtà è che sono il tesoro del nostro tempo e sono sicuramente destinati ad aumentare.
La lavorazione di queste grandi quantità di dati è oggetto
di studi che vanno di pari passo con l’avanzamento tecnologico e che permettono
una sempre più agile e veloce gestione dei cosiddetti big data.
Ma cosa sono i big data? Si tratta di un settore
dell'informatica che si occupa di gestire, analizzare, lavorare una grande mole
di dati che i sistemi tradizionali di computazione farebbero fatica a
processare in autonomia. L’espressione viene infatti utilizzata per indicare
sia le metodologie che gli strumenti per poterli lavorare.
Vediamo allora quali sono i linguaggi di programmazione più usati e gli strumenti di elaborazione più diffusi.
Java, Scala e Python: 3 linguaggi per i big data
I linguaggi di programmazione si strutturano attorno a un insieme di nozioni comuni, concernenti i dati su cui il programma dovrà intervenire e le operazioni da eseguire su tali dati. Vediamo quali sono i migliori linguaggi di programmazione e in cosa si differenziano.
Java
Il linguaggio di programmazione più diffuso è sicuramente
Java.
È indubbiamente il linguaggio più usato per lo sviluppo di
applicazioni desktop, mobile e web perché opera in qualsiasi ambito,
indipendentemente dal sistema operativo, ed è orientato all’oggetto.
Da non confondere con Javascript, Java è il linguaggio più
richiesto e usato nel mondo del lavoro.
Python
Fra i linguaggi più popolari in ambito informatico, Python è
un linguaggio moderno e di facile comprensione, anche se è spesso usato per
fare programmazione di alto livello come machine learning e data analysis.
Si usa principalmente per sviluppare applicazioni web, ma
anche per l’analisi dei dati.
Scala
Veloce e compatibile con Java, Scala è attualmente
considerato uno dei migliori linguaggi di programmazione per la programmazione
sia funzionale che orientata agli oggetti.
Combinato con strumenti di gestione dati quali Spark e
Hadoop, con Scala è possibile elaborare rapidamente una grande quantità di
dati.
Elaborazione dei big data con Spark e Hadoop
Spark è una piattaforma open source per
l'elaborazione di analisi dei dati su larga scala.
Supporta i linguaggi di programmazione più ampiamente
utilizzati (Python, Java, Scala e R) e il suo punto di forza è la velocità di elaborazione dei dati dovuta
all’utilizzo di cluster, ossia gruppi di computer collegati e coordinati per
l’analisi e l’elaborazione dei dati.
Questo lo rende un sistema facile con cui iniziare e
scalabile fino all'elaborazione di big
data su larga scala semplicemente aumentando i computer collegati. Con
Spark è possibile elaborare grandi quantità di dati in memoria, metodo più
veloce rispetto alle alternative basate su disco.
Hadoop è un sistema che
consente l'elaborazione distribuita di big data su cluster di computer
utilizzando semplici modelli di
programmazione. È progettato per scalare
da singoli server a migliaia di macchine, ognuna delle quali offre elaborazione
e archiviazione locali.
Il successo di questa piattaforma è dato da tre fattori principali:
- la capacità di analizzare e immagazzinare grandi quantità di dati, siano essi strutturati o meno;
- è economico e scalabile rispetto ad altri strumenti di immagazzinamento dei dati;
- ha un sistema di
prevenzione del guasto che permette di non perdere i dati in caso di
malfunzionamento: se un nodo smette di funzionare Hadoop invia i dati a un
altro nodo.