I segreti dello speech perfetto
Parlare in pubblico è un’attività che fa paura a molti, ma grazie ad alcune tecniche e piccoli accorgimenti è possibile preparare lo speech perfetto.
Il public speaking non è una capacità innata, ma può essere appresa e allenata.
Nel Laboratorio pratico di public speaking di Feltrinelli Education si impara a parlare in pubblico, a gestire il tono e il volume della voce, a scegliere le parole giuste.
Ma come ci si prepara per tenere un discorso e, se necessario, superare la paura di parlare in pubblico?
La paura di parlare in pubblico
La paura di parlare in pubblico, conosciuta anche come glossofobia, è una forma d’ansia molto comune che si manifesta con intensità diversa a seconda della persona e del contesto.
Tralasciando casi patologici che rientrano in difficoltà più ampie di relazione, la paura di parlare in pubblico può derivare da diversi fattori. In primo luogo può scaturire da una platea considerata ostile, come nel caso di un pubblico che dovrà poi giudicare quanto espresso dall’oratore oppure una platea che è noto essere contraria alle idee che verranno comunicate.
Inoltre la paura di parlare in pubblico può derivare anche da una scarsa conoscenza della materia di cui dovrà parlare l’oratore oppure quando chi parla lo fa per la prima volta davanti a un pubblico o in merito a quello specifico argomento.
Queste preoccupazioni e stati d’ansia si manifestano a livello fisico (sudorazione, battito cardiaco accelerato, rossore sul volto).
Imparare a gestire le emozioni
In ogni caso la glossofobia può essere contenuta e sconfitta seguendo dei piccoli accorgimenti:
- Non bisogna evitare di tenere il discorso. Modificarlo o ridimensionarlo può essere una strategia, ma l’importante è non fuggire: servirebbe solo a confermare che non si è in grado di parlare in pubblico.
- Ricordarsi di parlare lentamente. Per togliersi velocemente dall’imbarazzo l’oratore potrebbe essere portato ad accelerare nel modo di parlare: questo porterebbe solo una difficoltà di respirazione che a sua volta aumenterebbe l’ansia e renderebbe il discorso meno comprensibile.
- Prendere confidenza con il proprio corpo sul palcoscenico. La mimica facciale, la gestualità e perfino l’abbigliamento sono attenzioni da tenere per sentirsi a proprio agio: provare il discorso allo specchio, osservando anche il proprio corpo, sarà utile per comprendere quale effetto potrebbe fare la nostra figura nei confronti del pubblico.
Conoscere il luogo del public speaking
Può capitare di sentirsi un pesce fuor d’acqua quando ci si trova in un posto nuovo e dover salire su un palco in un luogo in cui non si è mai stati prima non è certo facile.
Per uno speech perfetto è importante quindi fare un sopralluogo per studiare gli spazi in cui bisognerà muoversi, la postazione personale e di eventuali altri oratori, i supporti tecnologici a disposizione.
La conoscenza del luogo in cui avverrà il discorso in pubblico aiuterà ad acquisire sicurezza ed eviterà momenti d’impaccio come ad esempio il non sapere come si accende il microfono o dove verrà proiettata un’eventuale presentazione digitale.
Sapere da quale punto verrà pronunciato il discorso potrà essere utile anche per prepararsi a guardare e interagire con il pubblico presente.
Tecniche di public speaking
Ecco qualche tecnica utile per non arrivare impreparati a tenere un discorso in pubblico:
- Provare il discorso davanti a una cerchia ristretta di persone è un buon modo per verificare la bontà del discorso. Osservare le loro espressioni, analizzare il loro coinvolgimento, capire cosa è effettivamente arrivato loro del messaggio che si intende trasmettere permetterà di avere un feedback prima dell’evento ufficiale, abbassare la tensione ed eventualmente raddrizzare il tiro.
- Il contenuto del discorso dovrà essere adatto al pubblico che lo ascolterà: lo stesso discorso, corredato dalla medesima presentazione grafica, non potrà essere valido per qualsiasi platea. I risultati economici di un’azienda, ad esempio, non potranno essere presentati allo stesso modo davanti ai dipendenti, agli investitori o in una convention con altri competitor.
- Sincerità, empatia e solarità: è vero che la platea è lì perché è interessata all’argomento, ma nessuno vuole sprecare il proprio tempo annoiandosi.