Europrogettazione: guida a bandi, fondi, competenze

Europrogettazione: guida a bandi, fondi, competenze

Le competenze necessarie, gli obiettivi e le risorse a cui può fare affidamento l'europrogettista, in particolar modo per il settore della cultura.

09/09/2024 , tempo di lettura 5 minuti

Lavorare nel campo dell’Europrogettazione significa essere in grado di elaborare e soprattutto gestire idee progettuali che possano ottenere i finanziamenti dell'Unione Europea. Per farlo, sono necessarie competenze tecniche e trasversali che interessano più fasi, dalla ricerca alla diffusione dei risultati, competenze da aggiornare costantemente perché siano in linea con le evoluzioni dello scenario che riguarda i finanziamenti, le sovvenzioni e i sussidi concessi. 


I fondi messi a disposizione dall’UE, infatti, variano di periodo in periodo: tenerli monitorati significa approfittare di un’ottima opportunità per dare vita a progetti che riguardano in particolar modo lo sviluppo locale, la cultura, le tematiche sociali e l’ambiente. La complessità dei bandi, la competizione elevata per i finanziamenti, e la necessità di gestire progetti transnazionali possono rappresentare delle sfide.



Il panorama dei fondi europei dal 2020 

Prima di tutto, è bene capire in quale quadro agisce chi si occupa di Europrogettazione. Ogni Quadro Finanziario Pluriennale, infatti, ha degli obiettivi specifici decisi a monte: per il periodo 2014-2020 la spesa europea era incentrata su progetti di innovazione, istruzione, coesione economica e sociale, energia, ambiente. I fondi a disposizione per il periodo 2021-2027 si concentrano invece su quattro macro aree: digitalizzazione, innovazione, Green Deal europeo, resilienza economica e sociale.

Tra i programmi di finanziamento che si sono susseguiti in entrambi i Quadri Finanziari Pluriennali ci sono per esempio Erasmus+, che supporta la mobilità educativa e la cooperazione internazionale, e Horizon Europe, che promuove la ricerca e l’innovazione. 

Chi vuole presentare un proprio progetto o guidarne uno per conto di altri deve essere preparato su più fasi: l’elevata competizione per l'accesso ai fondi, da un lato, richiede che le proposte siano elaborate con precisione e risultino in linea con le priorità dell’UE; lo sviluppo del progetto finanziato, dall’altro, richiede competenze avanzate di gestione e rendicontazione. In ogni fase, quindi, il progetto deve essere seguito da persone adeguatamente formate, perché abbia successo nell’ottenimento dei fondi e nella sua messa a terra.


Il programma Europa creativa 2021-2027

Europa creativa è il principale programma della Commissione Europea che sostiene i settori della cultura e dell'audiovideo. Prima di tutto una buona notizia: il programma Europa creativa 2021-2027 dispone di un bilancio di 2,44 miliardi di euro, mentre il programma precedente, che fa riferimento al periodo 2014-2020, aveva a disposizione 1,47 miliardi di euro. Per quali progetti possono essere usati questi fondi?

  • Sezione Cultura: questa parte del programma è interessata alle iniziative artistiche e culturali, alla loro promozione e al rafforzamento della collaborazione a livello europeo. Alcuni dei settori interessati sono: architettura, design, arti performative, letteratura, editoria e tutto ciò che può far riferimento al patrimonio culturale.
  • Sezione Media: questa parte del programma vuole promuovere il settore audiovideo europeo, favorendone la competitività, l'innovazione e la sostenibilità. Attenzione particolare viene posta al coinvolgimento attivo dell'audience, in particolare di quella più giovane, e la crescita dei talenti. 
  • Sezione Intersettoriale: questa parte del programma segue le soluzioni digitali innovative, soprattutto quelle che coinvolgono le altre sezioni e che riguardano il giornalismo, i nuovi media e la content creation.


È utile fare formazione per l’Europrogettazione?

L'europrogettista può operare come consulente, manager di progetto o parte di un team all'interno di enti pubblici, privati, o del terzo settore. Il ventaglio di competenze che vengono richieste a questa figura è abbastanza ampio, in quanto è responsabile della scrittura, della gestione e del coordinamento dei progetti. In particolare, 

  • tra le competenze tecniche, oltre a un'approfondita conoscenza delle politiche e dei programmi dell'UE, è richiesta abilità nella redazione di proposte, capacità di pianificazione e budgeting; 
  • tra le competenze trasversali, sono necessarie abilità di comunicazione, di negoziazione, di gestione di progetti e una grande capacità di lavoro in team multidisciplinari e internazionali.

Per acquisire queste competenze, mantenerle e allenarle ci sono alcune risorse utili da consultare e studiare: il nostro consiglio è scegliere un percorso adatto alle esigenze della persona e del progetto: vuoi specializzarti in Europrogettazione o preferisci un confronto con professionisti che possano guidarti? 

Un manuale completo di Europrogettazione, per esempio, è difficile da trovare, proprio perché si devono combinare competenze che vanno applicate, di volta in volta, a diverse fasi del ciclo di vita del progetto, dall'ideazione fino alla rendicontazione.

Un’ottima alternativa sono i corsi online in Europrogettazione, come quello che Feltrinelli Education realizza da anni con il supporto di InEuropa, società italiana che segue enti pubblici, privati e associazioni nell’accesso alle opportunità europee: in particolare, durante questo corso ci si focalizzerà sul programma Europa Creativa – Sezione Cultura e gli esperti e le esperte di InEuropa seguiranno i partecipanti in un laboratorio progettuale, in cui sviluppare un'idea finanziabile e di valore

Ci sono infine università che mettono a disposizione dei master, che hanno solitamente durata annuale e rilasciano crediti universitari, come l’Università di Bologna, l’Università degli Studi di Perugia o la Sapienza di Roma. 


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