Cosa sono i green bond e perché sono importanti per il futuro dell’Italia
Si tratta di strumenti finanziari che possono aiutare a trovare risorse per ricostruire l’economia post Covid-19 in chiave sostenibile. Finalmente anche lo Stato italiano è entrato nel mercato dei green bond.
I green bond possono diventare uno strumento fondamentale per portare l’Italia fuori dalla crisi economica causata dalla pandemia di Covid. Insieme al Recovery Plan, le obbligazioni verdi rappresentano infatti una risorsa importante per finanziare progetti e opere con ricadute ambientali in grado di sostenere la svolta sostenibile di cui il Paese ha bisogno per rialzarsi. Non a caso sono sempre di più le società e gli Stati che lanciano green bond allo scopo di finanziare iniziative che abbiano un impatto positivo su clima e ambiente e contribuiscano ad aumentare fatturato ed utile. Perché ciò che è ormai certo è che la sostenibilità presenta ampi margini di profitto per tutti.
Le date chiave
Ad inventarsi questi titoli verdi fu Aldo Romani, che oggi è a capo del funding sostenibilità della Banca Europea degli Investimenti. La Bei lanciò il primo green bond da 807 milioni di dollari il 4 luglio del 2007, mentre in Italia la prima obbligazione verde fu emessa sul mercato sette anni dopo, nel 2014, da Hera che lanciò un bond decennale da mezzo miliardo di euro.
Per la discesa in campo degli Stati abbiamo invece dovuto aspettare la fine del 2016, con il collocamento da parte della Polonia di un titolo verde da 750 milioni di euro.
Cosa sono i green bond
Il green bond è un’obbligazione come tutte le altre, eccezion fatta per alcune peculiarità. La differenza principale rispetto ai normali bond risiede nello scopo: gli introiti derivanti dall’emissione sul mercato di questi titoli di debito devono essere usati per finanziare progetti che abbiano ricadute positive sull’ambiente, sul cambiamento climatico e via dicendo. Possono servire, per esempio, a finanziare iniziative riguardanti l’efficienza energetica, la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, il trattamento e il riciclo dei rifiuti. L’elenco fortunatamente è lungo tanto quanto la strada da fare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità posti a livello nazionale ed europeo.
Il mercato dei green bond
Secondo le ultime informazioni fornite dalla Climate bond Initiative (CBI), per il mercato dei green bond il 2020 si è chiuso con volumi superiori a 329 miliardi di dollari, in netto aumento rispetto ai 265,4 miliardi di dollari del 2019. Dati che dimostrano come la crisi economica causata dal Covid-19 non abbia intaccato le obbligazioni verdi, ma anzi abbia spinto gli investitori a puntare su uno strumento finanziario che nei prossimi anni potrebbe diventare determinante. Non a caso, NN Investment Partners stima che nel 2021 le emissioni di green bond aumenteranno del 50%, “portando il totale del mercato globale delle obbligazioni verdi a mille miliardi di euro”, sottolineano gli analisti del gruppo.
A spingere gli acquisti contribuiranno probabilmente anche i nuovi standard sui green bond che la Ue sta ultimando, stabilendo delle regole precise e stringenti che renderanno questi titoli più sicuri e attrattivi per gli investitori.
Il Btp green
Il debutto dello Stato italiano nel mercato dei green bond è avvenuto il 3 marzo del 2021. Il collocamento del Tesoro è andato incontro ad un successo senza precedenti in Europa. Gli ordini hanno superato gli 80 miliardi di euro, una cifra pari a quasi 10 volte l’offerta di 8,5 miliardi. Nei dettagli, si trattava di un Btp green destinato agli investitori istituzionali con scadenza 30 aprile 2045 e con un rendimento lordo annuo (vale a dire gli interessi che l’Italia paga sul titolo) dell’1,547%.
Il differenziale di premio contro un normale titolo di Stato italiano con scadenza marzo 2041 è stato di 12 punti base, a fronte dei 15 inizialmente previsti. Il ministero dell’Economia ha fatto sapere che i soldi raccolti grazie a questo collocamento serviranno a “realizzazione degli obiettivi ambientali delineati dalla Tassonomia europea delle attività sostenibili” e ad “aiutare l'Italia a sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU”. Tradotto, circa il 90% dell’importo del bond sarà destinato a trasporti, efficienza energetica, protezione dell’ambiente e della biodiversità.