Content creator: chi è, cosa fa, stipendio

Tra le figure professionali nate a seguito della digitalizzazione e della diffusione dei social network, vi è sicuramente quella del content creator. Come suggerito dal nome questi professionisti hanno fatto della creazione di contenuti il loro lavoro. Ma di cosa si occupano effettivamente e quanto guadagnano?

L’origine della professione

Datare con precisione la nascita di questa professione è complicato. Sicuramente la prima piattaforma che ha permesso a dei creator di condividere i propri contenuti è stata YouTube ed è assieme a lei che probabilmente nasce questo mestiere. Il social nasce nel 2005 come supporto di realizzazione e condivisione di videoclip, trailer, cortometraggi e molti altri file video di differenti formati. Le enormi possibilità che il sito offriva (divenendo di fatto il primo social network) ha fatto sì che in molti cominciassero a ideare e produrre progetti personali e autofinanziati. Questi creatori di contenuti, detti “youtubers”, dettero vita a quella che, in particolar modo oggi, è considerata una vera e propria professione. Anche in Italia la piattaforma ebbe successo, e in moltissimi (considerati i pionieri del genere) cominciarono a proporre i propri lavori o a utilizzare YouTube creando contenuti che fossero simili a quelli per la TV. Alcuni di questi (come Willwoosh, Yotobi, Claudio di Biagio e SlimDogs) hanno fatto di questo il proprio lavoro o hanno sfruttato le possibilità che la piattaforma offriva come trampolino per fare carriera.

Il lavoro di un content creator

Ma di cosa si occupa nello specifico questa figura professionale? Il termine content creator significa letteralmente “creatore di contenuti” e indica, in senso generale, coloro che producono contenuti digitali di diverso tipo che vengono pubblicati su diverse piattaforme.

Di questa macro-categoria fanno parte:

• I produttori di contenuti per i social network (che siano video, foto o testi);
• I podcaster
• Gli streamer (su Twitch o YouTube)
• I videomaker

La diversa natura di questi supporti richiede una precisa strategia e un preciso metodo di comunicazione. Ogni canale sfrutta diversi algoritmi e la visibilità di ogni contenuto varia a seconda della piattaforma scelta. Per questa ragione è fondamentale conoscere i linguaggi e gli stili di ogni supporto creativo, così facendo i nostri contenuti saranno efficaci.

Come diventare content creator

Il primo requisito fondamentale per diventare content creator è avere buone idee. La questione non è affatto banale, la crescita del numero di utenti e delle possibilità sulle varie piattaforme ha fatto sì che sia ancora più difficile trovare il proprio spazio e una forma di comunicazione vincente. Ovviamente non basta soltanto avere buone idee, per produrre i propri contenuti bisogna conoscere sia i vari strumenti di produzione (che siano software o strumentazione tecnica) sia i linguaggi di ogni specifica piattaforma (ad esempio, il linguaggio di Twitch è profondamente diverso rispetto a quello di Instagram).

Quanto guadagna un content creator

La domanda ricorrente su questa professione è: quanto guadagna un content creator?

È difficile dare una risposta precisa per due ragioni, la prima è che il guadagno varia a seconda delle piattaforme: ogni canale ha diverse possibilità. La seconda, e più importante, sono i trend: un tempo YouTube era l’unica piattaforma tramite la quale era possibile ottenere un guadagno. Ora la situazione è cambiata assieme all’utenza della piattaforma e il trend si sta spostando su altri canali come TikTok, Twitch e Instagram.

Il mercato della creazione di contenuti è vasto e in continuo mutamento. Se vuoi capirne i meccanismi e comprendere come padroneggiare gli strumenti e le basi di questo mestiere puoi iscriverti al corso “Come diventare content creator: dall’idea al prodotto di comunicazione” in partenza il 21 settembre 2022. 

Oppure puoi scoprire come creare video per i digital media grazie al corso tenuto da Claudio di Biagio, uno dei primi youtuber italiani di successo.