Consigli e trucchi per migliorare il public speaking online
I suggerimenti di Sarah Gershman, coach della comunicazione e professoressa della Georgetown University: dall’utilizzo della chat delle piattaforme agli accorgimenti per rendere il discorso empatico e interattivo
Alcune persone amano parlare in pubblico. Altre lo temono. Ma in pochi si entusiasmano a parlare davanti a uno schermo. Eppure, con la crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, le persone di tutte il mondo sono state costrette a casa, continuando a lavorare e studiare grazie alle piattaforme video.
Ci siamo tutti allenati a una nuova forma di comunicazione davanti alla telecamera del computer, che è ben diversa da quella in presenza. Riunioni, presentazioni, interviste, lezioni si sono spostate nei video a distanza, senza che molti di noi fossero preparati a farlo. E spesso si commettono molti errori.
Sarah Gershman, coach della comunicazione e professoressa della Georgetown University, sulla Harvard Business Review ha dato alcuni consigli su come migliorare la propria comunicazione video. Eccone alcuni:
Utilizzare la chat delle piattaforme
Le presentazioni di persona di solito iniziano con una breve introduzione e un giro di saluti. Un webinar su Zoom o Teams parte invece di solito con qualcuno che chiede “Mi sentite bene?”. L’intera struttura della comunicazione video rischia così di sembrare impersonale fin dall’inizio. Il modo per risolvere questo problema, secondo Gershman, è ricreare parte della sensazione interattiva di una normale presentazione utilizzando la funzione di chat della piattaforma video scelta.
“Ad esempio, potresti chiedere a tutti di scrivere che cosa sperano di imparare dalla presentazione”, scrive Gersham. “Assicurati di leggere ad alta voce almeno alcune delle risposte (e usa i nomi se puoi). Quando coinvolgi immediatamente il pubblico, ti sembra che le persone stiano ascoltando, il che aumenta anche la tua sicurezza per il resto della presentazione”.
Mantenere un tono colloquiale
Il problema della comunicazione a distanza via video è che rende difficile ottenere qualsiasi tipo di interazione tra l’oratore e il pubblico. Ma Gershman dice che, nonostante i limiti della tecnologia, gli oratori dovrebbero comunque mostrare la consapevolezza che ci sono veri esseri umani lì fuori ad ascoltare. E quindi provare a interagire con loro.
“Un modo per simulare la natura interattiva di una conversazione è porre domande retoriche durante la presentazione”, spiega la professoressa. Ad esempio: “Se vuoi che le persone notino qualcosa, potresti dire: “Vedi lo spostamento dal basso verso l’alto nel grafico?”.
Inoltre, organizzare una sessione di domande e risposte potrebbe offrire al discorso la possibilità di “respirare”. Magari organizzandosi con un assistente che raccoglie le domande durante il discorso tramite la chat. Anche condividere video o slide sullo schermo potrebbe funzionare, soprattutto quando si fa lezione.
Questi trucchi possono essere utili per mantenere il pubblico impegnato e per chi parla possono essere utili a ridurre l’ansia di dover parlare a lungo senza avere alcun feedback visivo.
Essere empatici
Alcuni suggerimenti sono validi per in ogni formato, ma sono ancora più importanti per le presentazioni video. Uno di questi è l’empatia. Uno dei migliori consigli dei curatori di Ted per i relatori, ad esempio, è ricordare che tutti sono dalla tua parte. Il pubblico non è lì per giudicarti. Sono lì per imparare da te e il tuo lavoro è servirli. La chiave per mantenere la calma come oratore, in altre parole, è cercare di metterti nei panni del pubblico.
Secondo Gershman, l’empatia è particolarmente importante in video. “Tieni presente che è difficile e faticoso ascoltare una presentazione virtuale”, dice. “Entrando in empatia con il tuo pubblico virtuale, sposti l’attenzione da te stesso (e da ciò che gli altri pensano di te), il che allevia l’ansia di parlare. L’empatia inoltre aiuta anche a progettare una presentazione che aiuta il pubblico e soddisfa le loro esigenze”.
Comunicare sul piccolo schermo, insomma, significa certo dover rinunciare all’atmosfera di un auditorium, di una sala conferenze o di un’aula scolastica dal vivo. Ma si puoi rimediare a tutto questo, preparandosi bene, sapendo cosa dire e come dirlo. Con un accorgimento conclusivo: pianificare come finirà il discorso prima di iniziare, scegliendo magari un finale a effetto. Tutto questo può rendere migliore il nostro intervento. E può alleviare, e non poco, anche l’ansia da prestazione.