Come scrivere un noir, le regole per aspiranti romanzieri
Le regole per gestire al meglio l’intreccio di un libro giallo.
Scrivere un libro giallo può rivelarsi più complesso del previsto. Avere una buona idea non basta se non si conoscono le regole di scrittura dei libri noir. In questo articolo ne analizzeremo alcune, partendo dai generi e arrivando alla figura dell’eroe.
Il macrocosmo del noir: i generi
Pensare alla letteratura noir come un unicum è errato. Questo genere si è evoluto nel tempo e ha dato origine a una moltitudine di categorie diverse. Ognuna di queste si distingue dall’altra non solo per i temi trattati, ma anche per come questi vengono affrontati e descritti. Vediamo i più importanti:
1. Il giallo classico, deduttivo e a camera chiusa.
A questa categoria di romanzi i più famosi scrittori di gialli come Agatha Christie e Arthur Conan Doyle. Solitamente il caso da risolvere risponde alla domanda: “chi ha fatto cosa?”. I crimini narrati sono solitamente omicidi o sparizioni e la risoluzione dell’indagine, nella maggior parte dei casi, avviene per via deduttiva (da qui giallo deduttivo). Il nome della categoria deriva dal metodo con cui il caso viene risolto: l’investigatore non è un uomo d’azione (come vedremo per gli “hardboiled”) ma si limita a compiere processi logici che lo portano alla risoluzione del caso. Se l’indagine avviene all’interno di spazi chiusi e circoscritti il romanzo si dice “a scatola chiusa” (un esempio è “Assassinio sull’Orient Express oppure “Il mastino dei Baskerville”). Questa categoria è sicuramente la più celebre e longeva e spinge il lettore a compiere processi deduttivi analoghi a quelli dell’investigatore.
2. Noir mediterraneo
Rientrano in questa categoria tutte le vicende ambientate in luoghi che si affacciano sul Mediterraneo. Questo particolare genere è caratterizzato da alcuni elementi come la critica sociale, il mondo familiare, la sfera locale e personaggi dai tratti comico-grotteschi, quasi esagerati. La storia non si sviluppa mai soltanto attorno a uno specifico caso ma i personaggi sono ricorrenti e fanno parte del quotidiano dell’investigatore di cui ci vengono mostrati anche ritagli di vissuto personale. Un esempio illustre di questa categoria sono le indagini del commissario Montalbano scritte da Andrea Camilleri.
3. Hard boiled
Alcuni autori, come Raymond Chandler e Dashiell Hammett, hanno fatto del genere noir il loro cavallo di battaglia. I loro libri, a differenza del tradizionale giallo fanno leva sulla rappresentazione realistica sia del crimine che delle indagini. Nei mondi di Chandler e Hammett non esistono illuminanti deduzioni ma lunghi e complessi interrogatori, pedinamenti pericolosi, vicoli ciechi. Il termine “Hard boiled” (letteralmente “sodo”, “duro”) fa riferimento al carattere e alle vicende degli investigatori che (come Sam Spade per Hammett e Phillip Marlowe per Chandler) non si limitano a risolvere il caso ma rimangono invischiati in situazioni rischiose e talvolta senza via d’uscita.
4. Thriller e spy-story
Thriller e spy-story rappresentano un genere a parte. Il primo fa della suspense e della tensione il proprio punto di forza: questo genere è solitamente ricco d’azione e adrenalinico dando vita a un ritmo incalzante che permette di tenere alta l’attenzione del lettore. Il secondo caso, invece, riporta solitamente vicende di spionaggio internazionale dove uno o più protagonisti devono infiltrarsi come spie in paesi ostili. Un esempio illustre di spy-story è il romanzo Kim di Rudyard Kipling.
La cronaca e il reperimento delle fonti
La ricerca di fonti e documentazione è di vitale importanza per la stesura di un libro giallo. Le vicende narrate non devono essere necessariamente accadute, tuttavia è buona prassi prendere spunto da notizie di cronaca. Riuscire a plasmare la realtà trasformandola in letteratura è la sfida più grande di uno scrittore di libri gialli. Una volta trovata l’idea è importante analizzarla, studiarla e farla crescere creando una scaletta di eventi che possano restituire in maniera efficace tutti gli avvenimenti della storia.
L’importanza dell’eroe
Non è un caso che molti scrittori di romanzi gialli utilizzino quasi sempre lo stesso protagonista. Basta pensare a Sherlock Holmes, Hercule Poirot e lo stesso Montalbano. Mettere in scena sempre lo stesso “eroe” non è una questione di scarsa inventiva, al contrario, permette all’autore di dare al proprio personaggio tutta la caratterizzazione di cui ha bisogno delineandone in maniera indelebile la psiche, le abitudini e la stessa fisionomia. Il lettore segue l’evoluzione del personaggio, scopre assieme a lui e, talvolta, assiste al cambiamento del suo carattere e delle sue abitudini.
Queste sono solo alcune delle regole che servono per riuscire a scrivere un romanzo giallo di successo. Se vuoi scoprirle tutte puoi iscriverti al corso “Come scrivere e pubblicare un romanzo giallo” con Giorgio Pulixi in partenza il 13 ottobre 2022.
Se sei appassionato del genere non perderti il nostro articolo sulle 7 opere da leggere per scrivere un romanzo noir, lo trovi qui.