Come diventare giornalista scientifico
Come si diventa giornalista scientifico tra studi accademici e tecniche di scrittura: scopri come contrastare le fake news nell’era digitale.
Nell’epoca post pandemica, del cambiamento climatico e della preoccupazione crescente riguardo la sostituzione del tocco umano con l'intelligenza artificiale, il ruolo del giornalismo scientifico è la chiave di volta per la formazione delle coscienze e per una divulgazione e narrazione coerente e corretta del presente.
Mentre per esercitare la professione di medico serve avere la laurea e l’abilitazione, per scrivere articoli di qualsiasi tipo, soprattutto se online, non è necessario essere giornalisti iscritti all’albo professionale. Questa osservazione piuttosto che rappresentare uno svantaggio ha un risvolto inatteso per chi intende intraprendere la professione di giornalista: la distinzione, soprattutto in termini di credibilità e qualità, fra professionalità e improvvisazione. In particolar modo, in alcuni settori del giornalismo dove la specializzazione tecnica è fondamentale per la creazione di un prodotto di alto livello, la qualifica è decisamente un plus. È il caso del giornalismo scientifico, il settore dell’informazione che si occupa di divulgare notizie nei diversi campi della scienza.
Come si diventa giornalista scientifico? Scopriamolo insieme.
Diventare giornalista scientifico: una strada e due direzioni
Il mondo dell'informazione sempre più spesso richiede ai propri professionisti una preparazione settoriale. Per questo motivo, stiamo procedendo verso una progressiva specializzazione della professione di giornalista: come risultato stanno emergendo il giornalismo economico, culturale, parlamentare… e anche il giornalismo scientifico.
Comunicare la scienza nella società odierna, in particolare, è un’attività di grande responsabilità. Informare su temi scientifici di importanza globale attraverso i dati richiede una solida base di partenza. Oppure di arrivo.
Infatti, diventare giornalista scientifico può essere l’obiettivo di chi fa ricerca o ha intrapreso studi scientifici. Come? Unendo le proprie conoscenze e competenze di studio insieme alla passione per la scrittura.
Viceversa, chi già fa il giornalista di mestiere può specializzarsi in un settore con la volontà di arricchire la propria professione seguendo un interesse personale, oppure per cercare nuove strade nel proprio lavoro.
La formazione necessaria per comunicare la scienza
Per fare bene il lavoro di giornalista scientifico non basta confezionare un testo contenente dati, definizioni o notizie espresse in forma semplificata per essere fruibili da un ampio pubblico.
Innanzitutto, come è vero che non si conosce a priori il grado di preparazione del lettore che si imbatterà nell’articolo, è anche vero che chi cerca articoli di informazione scientifica vuole leggere notizie che non troverà da altre parti.
In seconda battuta, l’utilizzo di termini comprensibili non deve banalizzare la comunicazione. L’uso di una terminologia appropriata è fondamentale non solo per trasmettere informazioni puntuali, ma anche per sostenere la credibilità della propria tesi. La sfida, dunque, è riuscire a veicolare in modo chiaro e diretto una notizia che mantenga al contempo i vocaboli scientifici corretti.
Per questi motivi, un ricercatore non può improvvisarsi operatore dell’informazione in virtù del proprio titolo di laurea, così come un giornalista non può sperimentarsi nel mondo del giornalismo scientifico senza la dovuta preparazione accademica.
In questo campo le tecniche di comunicazione e scrittura non possono prescindere dalla preparazione specialistica e viceversa.
Giornalismo scientifico e contrasto alle fake news
Per diventare giornalista scientifico serve quindi tanto studio, sia in preparazione che in aggiornamento, ma anche (e forse soprattutto) una grande attenzione nel reperimento delle informazioni e nella verifica delle fonti.
Nell’era digitale la possibilità di accesso alle informazioni è notevolmente aumentata. Se da una parte questo permette una maggiore diffusione del sapere, dall’altro i contenuti sfuggono a un serio filtro di veridicità. Per questo abbiamo ideato il corso di "giornalismo scientifico: teorie e tecniche di divulgazione", dove insieme a esperti ed esperte del settore affronteremo – fra le altre cose – proprio il tema delle fake news e della tendenza a dare maggior credito alle opinioni piuttosto che alle evidenze scientifiche.