Clubhouse: come funziona il social network delle stanze
Tutti lo vogliono, ma si entra su invito. C’è però un altro escamotage per poter accedere: ecco tutto ciò che c’è da sapere su Clubhouse
Sono più le persone che ne parlano di quelle che partecipano. Clubhouse è la moda del momento: tutti lo vogliono, in pochi possono averlo. Il social network che punta tutto su voce e audio è sbarcato anche in Italia dopo aver fatto scintille tra gli investitori americani. I motivi del suo successo? Si entra solo su invito e solo se si possiede un’iPhone, caratteristiche che hanno reso Clubhouse un social network per pochi eletti, aumentandone l’appeal a livello mondiale. Si vuole sempre ciò che non si può avere.
Come funziona Clubhouse
Su Clubhouse niente immagini, video o storie. Solo messaggi vocali. Il meccanismo di funzionamento è semplice: ci sono delle stanze suddivise per livelli d’accesso all’interno delle quali si parla di diversi argomenti. Alle stanze Open possono accedere tutti, in quelle Social si entra solo se all’interno è presente uno dei nostri contatti o una delle persone che seguiamo, le Closed room sono invece private e per entrare serve un invito.
Le stanze sono amministrate da chi le ha create, mentre i moderatori hanno il compito di gestire la conversazione, inserendo o espellendo utenti e coordinando speaker e ascoltatori. Questi ultimi possono parlare solo dopo aver “alzato la mano”. Altra caratteristica importante: una volta conclusa la conversazione e chiusa la stanza, tutti i messaggi vocali si dissolvono.
Per registrarsi servono nome, cognome e numero di telefono. L’App chiede poi ad ogni nuovo utente il consenso per accedere alla rubrica telefonica, caratteristica che ha messo in allarme le diverse autorità che si occupano di privacy (Clubhouse inoltre non rispetterebbe il Gdpr Ue). Una volta entrati, è possibile scegliere da una lista gli argomenti che ci interessano e sapere chi tra i nostri contatti telefonici si è già registrato. Sulla base delle nostre scelte il social network ci proporrà le stanze che potrebbero interessarci. Possibile anche collegare all’app il proprio profilo Twitter o Instagram.
Inviti a ruba
Gli inviti su Clubhouse sono talmente richiesti da essere finiti in vendita su eBay a prezzi folli. Servono anche 30-35 euro per acquistare il tanto agognato invito che consente di entrare nel social network delle élite per conversare con vip e influencer. È questo uno dei punti vincenti della strategia di marketing costruita intorno a Clubhouse. Dieci mesi fa, quando il social network ha cominciato a diffondersi, a ricevere i primi inviti furono le grandi star statunitensi: la conduttrice Tv Oprah Winfrey, il miliardario Marc Andreessen, il rapper Drake, l’attore Chris Rock. I vip hanno cominciato ad invitare i propri amici e poi gli amici degli amici.
Col passare delle settimane Clubhouse ha cominciato a popolarsi, raggiungendo anche persone meno popolari e arrivando in Italia, dove è già una delle App più scaricate dall’Apple Store. Un momento di svolta? Il 31 gennaio 2021, quando il Ceo di Tesla, Elon Musk, ha esordito su Clubhouse dando appuntamento ai suoi follower di Twitter. In pochi minuti Musk ha raggiunto quota 5.000 persone nella stanza, il massimo della capienza consentita.
Le liste d’attesa
Ogni utente ha a disposizione due inviti tramite i quali può far entrare altre due persone. Se non vi invita nessuno, per accedere c’è anche un altro modo. Dopo aver scaricato l’App dall’Apple Store ed aver effettuato la registrazione si entra in una lista d’attesa. A quel punto, tutti i nostri contatti telefonici che si trovano già sul social network ricevono una notifica e possono farci entrare anche se hanno già utilizzato i due inviti a loro disposizione.
La storia di Clubhouse
È una storia piuttosto breve. Clubhouse è stato creato nel febbraio del 2020 da Alpha Exploration, società fondata da Paul Davison e Rohan Seth. Due mesi dopo il social network contava 1.500 utenti, ma il suo valore aveva già toccato quota 100 milioni di dollari, grazie ad investimenti cospicui da parte di società e fondi, primo fra tutti Andreessen Horowitz, un fondo da 4 miliardi di dollari che su Clubhouse ha investito 12 milioni di dollari.
Per tutto il 2020 il numero di utenti è cresciuto lentamente, arrivando a dicembre a quota 3.500. L’aumento vero è arrivata a gennaio, quando l’App ha superato i 600mila utenti grazie alla pubblicità offerta dai vip statunitensi. Tra il 18 e il 24 gennaio l’esplosione: in una settimana gli utenti hanno toccato quota 2 milioni. Ad oggi abbiamo superato i 5 milioni.