Chi è il data scientist e di cosa si occupa
Analizzare e comunicare i big data è una delle professioni del momento e richiede un approccio multidisciplinare, a cavallo tra statistica, informatica e abilità comunicative
Ormai qualche anno fa, la Harvard Business Review definì il data scientist come il “lavoro più sexy del 21° secolo”. In effetti, da quando i big data, con le opportunità e anche gli aspetti potenzialmente problematici ad essi legati, sono entrati a far parte del linguaggio quotidiano, si è posta la necessità di individuare dei ruoli in grado di raccogliere, comprendere e gestire questi dati per trarne il massimo beneficio possibile.
Da dove cominciare
Le lauree più comuni tra chi intraprende questa pressione sono quelle in statistica, matematica, informatica e ingegneria, spesso abbiate anche a ulteriori specializzazioni, come master e dottorati mirati ad approfondire l’argomento.
In generale, comunque, non c'è un percorso unico per diventare degli specialisti nel trattare i dati, sia perché si tratta di una professione relativamente giovane, sia perché per le possibili applicazioni in settori che spaziano dal tech alla gdo, passando per la manifattura industriale.
Le competenze del data scientist
Dal punto di vista delle competenze, si tratta di un ruolo che richiede un approccio multidisciplinare, che comprende:
- conoscenze informatiche, in particolare la capacità di utilizzare linguaggi di programmazione come R e Python;
- lo sviluppo di algoritmi di machine learning;
- abilità nel comunicare e presentare in modo chiaro ed efficace i risultati delle analisi condotte sui dati;
- familiarità con le caratteristiche del settore in cui si opera.
Quanto può guadagnare un data scientist
Riguardo all'ammontare dello stipendio, vale abbastanza il detto “paese che vai, usanza che trovi”. Se osserviamo le statistiche fornite dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti lo stipendio medio annuale si attesta intorno ai centomila euro. In Italia la media è di circa 39 mila euro annui, che può progredire verso i centomila per i ruoli con maggiore anzianità o che sommano anche responsabilità come project manager.