Breve corso di letteratura con Paolo Cognetti - Paolo Cognetti
LEZIONE D'AUTORE

Breve corso di letteratura con Paolo Cognetti

VEDI ANTEPRIMA
PREFERITI
CONDIVIDI
Breve corso di letteratura con Paolo Cognetti
24 €
3 lezioni on demand
Contattaci su Whatsapp
24 €
Contattaci su Whatsapp

30% di sconto: codice ONDEMAND30

Paolo Cognetti è nato a Milano nel 1978. Ha esordito con alcune raccolte di racconti pubblicate da minimum fax. Ha scritto, tra le altre cose, Il ragazzo selvatico (Terre di Mezzo, 2013), Le otto montagne (Einaudi, 2016) e Senza mai arrivare in cima (Einaudi, 2018). Con Le otto montagne, che è stato tradotto in oltre 40 Paesi e che nel 2022 uscirà nei cinema, ha vinto nel 2017 il Premio Strega, il Premio Strega Giovani e il Prix Médicis étranger. Il suo prossimo romanzo, La felicità del lupo (Einaudi), sarà pubblicato il prossimo autunno. Nel 2021 è uscito sia come film-documentario sia in forma di podcast, Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord.

Biografia di Paolo Cognetti

Vedi anteprima

Di cosa parleremo

Secondo un mito nepalese al centro dell’universo c’è una montagna, il Monte Sumeru, circondata da otto montagne più piccole che rappresentano i continenti. Anche nella vita di ognuno di noi c’è una montagna più alta delle altre: è quella che custodisce il senso profondo della nostra storia, ciò che ci trasmette la tensione verso la sfida e l’avventura.

In queste tre lezioni, lo scrittore Paolo Cognetti ci racconta tre montagne della sua vita attraverso le parole di grandi maestri della letteratura. Il Monte Rosa, la montagna della memoria, quella di Natalia Ginzburg e di Primo Levi; l’Altipiano di Asiago, martoriato dalla Prima guerra mondiale e raccontato da Mario Rigoni Stern; infine, le montagne legate alla storia e agli affetti di Milano, dalle cui strade si intravedono le punte innevate delle Alpi e delle Dolomiti. La montagna, luogo ostile e isolato ma allo stesso tempo crocevia di lingue e culture, diventa così il luogo fisico e ideale in cui imparare la bellezza, la fatica, l’esistenza. Un racconto avvincente nel quale la dimensione personale si mischia con la storia della letteratura e un’epica che riguarda tutti gli uomini, di tutte le epoche.

Le lezioni

Il mio Monte Rosa
Per Paolo Cognetti, il Monte Rosa è la montagna dell’infanzia e dell’educazione montanara, quella da cui parti per esplorare il mondo ma in cui decidi di tornare una volta adulto, ritrovando la felicità esattamente dove l’avevi lasciata. Questa prima lezione è una storia fatta di incontri, di culture e di lingue in dialogo, che emergono dagli scritti di autori formidabili come Dino Campana, Sebastiano Vassalli, Natalia Ginzburg e Primo Levi e da leggende e suggestioni le cui origini si perdono tra i ghiacciai innevati.
L’Altipiano di Asiago di Rigoni Stern
Mario Rigoni Stern muore il 16 giugno del 2008, quando Paolo Cognetti ha appena trent’anni e si è trasferito da pochi mesi in una baita a 2000 metri d’altezza. In quelle settimane gira per i boschi sfogliando “Le vite dell’Altipiano”, che usa come enciclopedia per scoprire il mondo che lo circonda. Ripercorriamo con lui la vita di un grande scrittore italiano del ‘900, passando per la sua infanzia durante il Ventennio fascista fino alla distruzione della guerra. Lo facciamo attraverso le pagine più profonde di opere indimenticabili come “Il sergente della neve”, “Il bosco degli urogalli” e “Arboreto salvatico”.
Le montagne di Milano
A Milano, quando si dirada la nebbia, la vista delle montagne in lontananza ha un che di miracoloso, come un richiamo alla fuga dalla città. Parliamo del Monte Rosa, del Resegone e della Grigna: tre delle montagne più care ai milanesi. In questa lezione, Paolo Cognetti approfondisce lo stretto legame tra la città di Milano e le alte montagne delle Alpi e delle Dolomiti. Lo fa grazie alla vita e alle parole di due figure straordinarie: Ettore Castiglioni e Antonia Pozzi. Alpinista il primo, intendeva la montagna come una forma di educazione, scalando alla ricerca dell’armonia e della pace interiore, fino a trovare in montagna anche la morte da partigiano; letterata e poetessa invece Antonia Pozzi, che in montagna trovava ispirazione e rifugio dal dolore che la portò al suicidio appena ventiseienne.

Potrebbe anche interessarti

Registrati alla newsletter

Segui Arianna, la newsletter di Feltrinelli Education per
non perdersi nel cambiamento: gratis, settimanale, per te!
Segui Arianna